Alla scoperta dei parchi nazionali calabresi: Pollino, Sila, Aspromonte

Trekking nei Parchi Nazionali in Calabria
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© Regione Calabria

Sport e natura

16 feb 2024 09:59

Una regione e 3 parchi nazionali da scoprire in solitaria o in compagnia di guide esperte, a piedi, in bicicletta, a cavallo e persino in mongolfiera.

Dal Parco Nazionale del Pollino al Parco Nazionale d’Aspromonte, passando per il Parco Nazionale della Sila e le innumerevoli riserve naturalistiche, la Calabria è una regione verde che dialoga col blu.

Qui si respira l’aria migliore d’Europa, si può sciare vista mare e stupirsi della bellezza di alberi monumentali, biosfere e geositi Patrimonio UNESCO.

Parco Nazionale del Pollino

Il nostro tour tra i parchi nazionali della Calabria parte dal cuore incontaminato del Massiccio del Pollino, in provincia di Cosenza.

Ricoperto dalle chiome del Pino Loricato, simbolo del parco e vero e proprio “fossile vivente”, ci incamminiamo in un trekking nel Pollino alla scoperta dei percorsi che raggiungono la vetta del Serra Dolcedorme (la Regina del Sud, che ricorda le forme sinuose di una donna distesa).

Pollino
Regione Calabria

Paradisi naturali e borghi gioiello incastonati tra le rocce, tradizioni, folklore e sapori antichi. Questi i mille volti del Parco del Pollino, dai “piani” alle “serre” che superano i 2000 metri sul livello del mare, passando per le incantevoli valli fluviali.

Con i suoi quasi 192mila ettari, il Parco Nazionale del Pollino è il più grande d’Italia e grazie alle sue specie endemiche figura tra i Geoparchi Patrimonio UNESCO.

Per la varietà di percorsi e attività sportive, il Pollino è una palestra a cielo aperto in ogni stagione: dal free climbing alle arrampicate, per citare i più adrenalinici, fino ai tanti sentieri da esplorare in una piacevole passeggiata in bici, a piedi o a cavallo.

Tra le città, i paesi e I Borghi più Belli d’Italia non possono mancare Castrovillari, Città del Carnevale; Civita e gli altri paesi di tradizione arbëreshë (italo-albanese); Morano Calabro, il Presepe del Pollino

Regione Calabria

Le eccellenze gastronomiche del Pollino? Gli immancabili peperoni cruschi (condivisi col versante lucano), il Tartufo del Pollino, la Lenticchia di Mormanno e il Pane di Cerchiara.

Parco Nazionale della Sila

Le vacanze verdi in Calabria proseguono nel territorio del Parco Nazionale della Sila, una Riserva della Biosfera UNESCO dove è stata certificata l’aria migliore d’Europa.

Un paradiso esteso su tre province, Cosenza, Catanzaro e Crotone (Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola) il cui simbolo è il Lupo della Sila.

All’interno del parco si articolano numerose riserve, centri visita e sentieri CAI percorribili da escursionisti esperti e semplici camminatori per una lunghezza di 70 Km e 123 sentieri diversi. Da non perdere nella Sila catanzarese? La Riserva Naturale di Fallistro, con i celebri Giganti della Sila (monumentali Pini Larici) e la Riserva Valli Cupe, con le sue cascate mozzafiato e il secondo canyon più grande d’Europa.

Giganti della Sila
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Il versante catanzarese offre l’emozione di sentirsi in un autentico villaggio tirolese d’alta quota visitando Villaggio Mancuso, il più suggestivo tra i residence silani, realizzato dall’omonimo imprenditore negli anni ’60 con baite ed edifici fiabeschi, come l'iconico Albergo delle Fate.

Il versante cosentino della Sila offre gli impianti sciistici di Camigliatello Silano e Lorica. Nel parco sono presenti 6 bacini lacustri godibili in ogni stagione (Cecita, Ampollino, Arvo, Ariamacina, Passante e Votturino). Il versante della Sila crotonese offre l’ospitalità e gli impianti sciistici di Villaggio Palumbo, per poi degradare verso il Mar Ionio e il paesaggio lunare dei Calanchi di Cutro (Marchesato).

Tra i borghi silani più rilevanti: Taverna e il Museo di Mattia Preti, il Museo del Codex (Patrimonio UNESCO) a Corigliano-Rossano, l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore e il Convento Francescano di Spezzano della Sila.

 

Tra i prodotti tipici silani da assaggiare assolutamente, la Patata della Sila, il Caciocavallo Silano (rispettivamente IGP e DOP) e la carne bovina di razza Podolica.

Parco Nazionale d’Aspromonte

All’estrema punta della Penisola, in provincia di Reggio Calabria, sorge sua maestà l’Aspromonte. Dalle sue vette e dagli impianti sciistici di Gambarie d’Aspromonte è possibile “sciare vista mare”.

Differente dal resto della dorsale appenninica italiana per geologia e morfologia, il Massiccio Aspromontano regala scenari di suggestione unica, a partire dalla Valle delle Grandi Pietre, parte dei Geositi Patrimonio UNESCO. Tra i monoliti più spettacolari si citano Pietra Cappa, le Rocche di San Pietro con annesso asceterio, le Caldaie del Latte e la Rocca del Drago.

Pietra Cappa
Vincenzo Fondacaro/Shutterstock

Tra i sentieri imperdibili, il Sentiero dell’Inglese, ispirato al Grand Tour di Edward Lear e altri visitatori illustri dell’epoca, e l’itinerario che attraversa il Parco Letterario “Corrado Alvaro”, sulle tracce dello scrittore originario di San Luca. Di interesse letterario per aver dato i natali a un altro importante scrittore nazionale, Saverio Strati, è anche il centro abitato di Sant’Agata del Bianco.

Ricadono nel Parco Nazionale d’Aspromonte alcuni tra i borghi grecanici di Calabria (antiche comunità di lingua grecanica) e i cosiddetti “borghi fantasma”. Tra i primi Bova, tra I Borghi più Belli d’Italia, capitale della Bovesìa; tra i secondi, Roghudi e Pentedattilo, dove echeggiano lugubri leggende.

Pentedattilo
Creditis: Vincenzo Stranieri

Non si può lasciare l’Aspromonte senza aver assaggiato i suoi formaggi tradizionali: Musulupu d’Aspromonte (di origine greco-albanese) e Caprino dell’Aspromonte (entrambi a marchio PAT).

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